La riforma della giustizia secondo il Governo Renzi (in 12 mini-tweet) e la risposta dell’Avv. di Tolle

COMUNICATO STAMPA della Presidenza del Consiglio del 30 giugno 2014 (estratto riguardante le linee guida della riforma della giustizia); v. anche la email di risposta dell’Avv. di Tolle di Milano inviata a rivoluzione@governo.it ed a noi per conoscenza.


COMUNICATO STAMPA della Presidenza del Consiglio del 30 giugno 2014 (estratto riguardante le linee guida della riforma della giustizia) (n.b.: il testo sotto riportato rispecchia fedelmente quello ufficiale pubblicato nel sito del Governo, anche per ciò che concerne i punti ed i punti e virgola mancanti e le espressioni incomprensibili – tipo quella al punto 7 che prevede una “Riforma del disciplinare delle magistrature speciali”, dovuti verosimilmente alla fretta con la quale il testo è stato dettato, tenuto conto dell’urgenza di provvedere e della necessità di rispettare il termine del 30 giugno promesso per la riforma della giustizia; già perchè, secondo l’attuale Governo, così abbiamo finalmente una riforma della giustizia, con 12 mini-tweet nemmeno rivisti); v. anche la risposta dell’Avv. di Tolle del Foro di Milano.

30 Giugno 2014

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi lunedì 30 giugno alle ore 19.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio.

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Linee guida riforma della giustizia

Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha presentato al Consiglio dei Ministri le linee guida della riforma della giustizia, su cui ora si avvia una fase di consultazione che si concluderà il 31 agosto 2014. Ecco i 12 punti su cui verte la riforma:

1) Giustizia civile: riduzione dei tempi. Un anno in primo grado

2) Giustizia civile: dimezzamento dell’arretrato.

3) Corsia preferenziale per le imprese e le famiglie

4) Csm: più carriera per merito e non grazie alla ‘appartenenza’

5) Csm: chi giudica non nomina, chi nomina non giudica;

6) Responsabilità civile dei magistrati sul modello europeo

7) Riforma del disciplinare delle magistrature speciali (amministrativa e contabile);

8) Norme contro la criminalità economica (falso in bilancio, autoriciclaggio);

9) Accelerazione del processo penale e riforma della prescrizione;

10) Intercettazioni (diritto all’informazione e tutela della privacy);

11) Informatizzazione integrale del sistema giudiziario;

12) Riqualificazione del personale amministrativo.

Come per la riforma della Pubblica amministrazione sarà possibile partecipare alla consultazione scrivendo a rivoluzione@governo.it

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente email redatta dall’Avv. di Tolle del Foro di Milano, diretta a rivoluzione@governo.it ed inviata a noi per conoscenza, in risposta all’invito del Governo di inviare osservazioni in ordine ai dodici punti delle c.d. “linee guida riforma della giustizia“, rese note in data 30 giugno 2014.

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TO: rivoluzione@governo.it

Egregio Governo,

Le allego i miei commenti ai dodici punti delle linee guida di riforma della giustizia.

Francamente, dopo quasi 40 anni di professione legale, un pochino mi sento preso in giro: certe cose capisco si debbano semplificare in un messaggio al pubblico indistinto, però c’è un limite a tutto, sopratutto se poi i veri nodi della giustizia Lei, egregio Governo, li lascia tutti da parte.

Ho fatto un breve calcolo a spanne: per attuare quanto promesso o necessario, Lei dovrebbe prima modificare (o sarebbe opportuno modificasse) un bel po’ di articoli della Costituzione (così ad occhio: 14, 24, 27, 29 e da 103 a 114). Ce la farà in tempi brevi ?

Mi scusi ma non posso dedicarLe più attenzione, perché adesso sono alle prese con le mie tasse da pagare, un po’ di disfunzioni del TAR Lombardia, sede di Milano (che si sta organizzando per introitare le cause di Brescia e credo cambierà sede, dato che in quella attuale non ci staranno mai tutti i giudici e gli addetti) e un processo amministrativo in cui tutto si fa due volte, una in cartaceo e una in informatico. Ne era al corrente ?

Infine: al telefono c’è un cliente che si lamenta, perchè deve fare un ricorso “rito appalti” e il contributo unificato costa quasi la metà del valore della causa. Cosa gli dico ?

Con viva cordialità e grazie, sperando che Lei si faccia vivo con una buona risposta.

(Avv. Marco L. di Tolle)

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E-mail n. 2 To: rivoluzione@governo.it

Egregio Governo,

Le invio nuovamente la mia precedente email, perché il sistema m’informa di non so quale intruglio informatico a causa del quale il precedente messaggio sarebbe illeggibile … cominciamo bene.

(Marco L. di Tolle)

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Allegato:

DOMANDE E SPIEGAZIONI NECESSARIE
(QUALCUNA E’ SOLO PROVOCATORIA, LO AMMETTO):

1) giustizia civile: riduzione dei tempi. un anno in primo grado: e gli altri due ? un anno l’uno ?

2) giustizia civile: dimezzamento dell’arretrato: che fate, gettate via la metà dei fascicoli ?

3) corsia preferenziale per le imprese e le famiglie: come, e per arrivare dove ? come fa una “famiglia” a stare in giudizio ?

4) csm: più carriera per merito e non grazie alla ‘appartenenza’: quindi: un CSM senza magistrati ?

5) csm: chi giudica non nomina, chi nomina non giudica: vedi sopra.

6) responsabilità civile dei magistrati sul modello europeo: a quale soluzione vi riferite ? (In Francia, Germania, Portogallo, Belgio e Paesi Bassi il principio è lo stesso stabilito dalla legge Vassalli, con qualche differenza. Per esempio in Francia il cittadino può rivalersi sullo Stato, ma lo Stato, se condannato, può a sua volta rivalersi sul giudice in caso di “mancanza intenzionale particolarmente grave”. Situazione simile in Belgio e Portogallo, con lo Stato che può rivalersi sul giudice solo in caso di dolo intenzionale. Nei Paesi Bassi la responsabilità è unicamente dello Stato che non può rivalersi sul giudice. In Spagna invece Stato e giudice possono essere chiamati in solido a rispondere civilmente dei danni causati, ma solo dopo che un Tribunale apposito abbia stabilito che vi sia stato dolo o colpa grave. In Germania, come a tutt’oggi in Italia, la responsabilità civile è unicamente dello Stato. Fa eccezione l’Inghilterra che stabilisce “l’immunità giudiziaria”: i magistrati non devono rispondere di nessun atto sottoscritto nell’esercizio delle proprie funzioni).

7) riforma del disciplinare delle magistrature speciali (amministrativa e contabile): che cos’è il “disciplinare”? Intendete la “disciplina” ? oppure il regime delle sanzioni “disciplinari” ?

8) norme contro la criminalità economica (falso in bilancio, autoriciclaggio): invece per quella organizzata e i reati comuni lasciamo tutto com’è ?

9) accelerazione del processo penale e riforma della prescrizione: fantastico, ma ci dite come ?

10) intercettazioni (diritto all’informazione e tutela della privacy): quindi ? il pm ci informa preventivamente dell’intercettazione e noi facciamo ricorso ?

11) informatizzazione integrale del sistema giudiziario: ma non è partito tutto il 30 giugno ?

12) riqualificazione del personale amministrativo: vi prego, qualche dettaglio in più… !

DIMENTICANZE (SPERO INVOLONTARIE ?):

Separazione delle carriere inquirenti e giudicanti ?

Obbligatorietà dell’azione penale ?

Gestione della direzione delle procure della repubblica ?

Ufficio di supporto del giudice (un consiglio: lasciate stare la fantasia e copiate il modello CEDU…)

Riduzione ad una cifra ragionevole del “contributo unificato” ?

Effettività e riforma dei procedimenti esecutivi ?

Revisione dei quattro codici (cinque, con quello del processo amministrativo) ?

Riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie ?

Obbligo per i magistrati civili di esser presenti tutta la settimana in ufficio ?

Modalità informali di rapporto tra avvocati e magistrati (vedi USA)

to be continued….