FREE: Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2019
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2019 n. 48, su semplificazione, modifiche al codice degli appalti e revisione del codice civile.
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 48
28 febbraio 2019
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, giovedì 28 febbraio 2019, alle ore 20.33 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Ha svolto le funzioni di Segretario il Ministro per i rapporti con il Parlamento e per la democrazia diretta Riccardo Fraccaro.
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SEMPLIFICAZIONE
Deleghe al Governo in materia di semplificazione e codificazione (disegni di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato dieci disegni di legge di delega al Governo per le semplificazioni, i riassetti normativi e le codificazioni di settore. I testi approvati, alcuni dei quali sono collegati alla legge di bilancio per il 2019, fanno seguito e superano, ampliandone la portata, il disegno di legge in materia di semplificazione approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 dicembre.
Di seguito le principali previsioni dei provvedimenti.
1. Deleghe al governo in materia di semplificazione e codificazione
La delega prevede che, al fine di migliorare la qualità e l’efficienza dell’azione amministrativa, garantire la certezza dei rapporti giuridici e la chiarezza del diritto, ridurre gli oneri regolatori gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitività del Paese, il Governo adotti una serie di decreti legislativi di semplificazione e codificazione nei seguenti settori, con facoltà di intervenire anche limitatamente a specifiche attività o gruppi di attività intersettoriali:
attività economiche e sviluppo economico;
energia e fonti rinnovabili;
edilizia e governo del territorio;
ambiente;
acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni;
cittadinanza e innovazione digitale;
servizio civile universale e soccorso alpino;
prevenzione della corruzione, obblighi di pubblicità, trasparenza, diffusione di informazioni da parte della pubblica amministrazione;
giustizia tributaria e sistema tributario e contabile dello Stato;
tutela della salute.
La delega prevede, inoltre, disposizioni per l’attuazione delle politiche di semplificazione, con l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, di una Commissione permanente cui è attribuito il compito di assicurare in concreto l’attuazione delle misure di semplificazione, nonché il riordino dell’Unità per la semplificazione.
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2. Delega al Governo per la semplificazione, la razionalizzazione, il riordino, il coordinamento e l’integrazione della normativa in materia di contratti pubblici
Si delega il Governo al riassetto della materia dei contratti pubblici, non solo nei settori ordinari e speciali ma anche nei settori della difesa e della sicurezza. In particolare, la delega mira a rendere la normativa più semplice e chiara, nonché a limitarne le dimensioni e i rinvii alla normazione secondaria.
Dal punto di vista contenutistico, la delega promuove la responsabilità delle stazioni appaltanti e mira ad assicurare l’efficienza e la tempestività delle procedure di programmazione, di affidamento, di gestione e di esecuzione degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, al fine di ridurre e rendere certi i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, razionalizzando inoltre i metodi di risoluzione delle controversie, anche alternativi ai rimedi giurisdizionali, riducendo, tra l’altro, gli oneri di impugnazione degli atti delle procedure di affidamento.
Infine, si introducono principi e criteri direttivi volti ad alleggerire gli oneri burocratici e di regolazione, semplificando il carico degli adempimenti gravanti sugli operatori economici.
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3. Delega al Governo per la revisione del Codice civile
Si delega il Governo alla revisione e integrazione del Codice civile. Si prevede di intervenire, tra l’altro, in materia di contratti, di rapporti tra le parti, di successione, di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.
In particolare:
in materia di associazioni e fondazioni, (escluse le fondazioni di origine bancaria), effettuando il coordinamento con la disciplina del terzo settore con particolare riferimento alle procedure per il riconoscimento, ai limiti allo svolgimento di attività lucrative e alle procedure di liquidazione degli enti;
in materia di rapporti tra parti, compresi nubendi e coniugi, prevedendo che possano stipulare accordi per regolare i rapporti personali e patrimoniali, anche in previsione dell’eventuale crisi del rapporto, nonché a stabilire i criteri per l’indirizzo della vita familiare e l’educazione dei figli;
in materia si successione, prevedendo la possibilità di trasformare la quota riservata ai legittimari (ai sensi degli articoli 536 e seguenti del codice civile) in una quota del valore del patrimonio ereditario; prevedendo la possibilità di stipulare patti relativi alla ripartizione dei beni, compreso quello che prevede la rinuncia all’eredità (resta inderogabile la quota di riserva prevista dagli articoli 536 e seguenti del codice civile); introducendo misure di semplificazione ereditaria, in conformità al certificato successorio europeo;
in materia di contratti prevedendo, tra l’altro, il diritto delle parti di contratti divenuti eccessivamente onerosi per cause eccezionali ed imprevedibili, di pretendere la loro rinegoziazione secondo buona fede ovvero, in caso di mancato accordo, di chiedere in giudizio l’adeguamento delle condizioni contrattuali in modo che venga ripristinata la proporzione tra le prestazioni originariamente convenuta dalle parti.
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4. Delega al Governo di semplificazione e codificazione in materia di agricoltura
Si delega il Governo, tra l’altro:
alla revisione e semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese agricole connessi all’erogazione dell’aiuto ovvero al sostegno regionale, nazionale e europeo nell’ambito della Politica agricola comune;
a prevedere, per i procedimenti amministrativi di competenza degli enti territoriali, il ricorso a procedure pattizie con l’obiettivo di facilitare in particolare l’avvio dell’attività economica in materia di agricoltura;
alla revisione e semplificazione della normativa in materia di regolazione dei mercati al fine di assicurare un corretto funzionamento delle regole di concorrenza del mercato ed un’equa ripartizione dei margini lungo la filiera;
al potenziamento del sistema di rilevazione dei prezzi e dei costi di produzione delle imprese al fine di assicurare una maggiore trasparenza nelle relazioni di mercato;
a favorire la crescita dimensionale delle imprese agricole, lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e l’ammodernamento delle filiere agroalimentari con l’obiettivo anche di assicurare un maggiore coordinamento degli strumenti di incentivazione vigenti;
al riordino della disciplina delle frodi agroalimentari nonché revisione della disciplina sanzionatoria vigente in materia di regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari;
all’istituzione di un sistema unico di controlli al fine di evitare duplicazioni, di tutelare maggiormente i consumatori e di eliminare gli ostacoli al commercio e le distorsioni della concorrenza.
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5. Delega al Governo in materia di turismo
La delega mira alla riorganizzazione e al coordinamento delle disposizioni per settori omogenei o per specifiche attività o gruppi di attività mediante l’aggiornamento del Codice che disciplina l’ordinamento e il mercato del turismo.
Tra le principali disposizioni, si introducono: la semplificazione e l’aggiornamento del linguaggio normativo; il riordino e revisione della normativa in materia di turismo, con particolare riferimento alle professioni turistiche, alla revisione della classificazione delle strutture alberghiere e del sistema premiale per le strutture e le imprese turistico ricreative e, infine, l’individuazione di un sistema di monitoraggio della domanda e dell’offerta turistica al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti e per la realizzazione di un codice identificativo nazionale.
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6. Delega al Governo di semplificazione e codificazione in materia di disabilità
Si delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi, al fine di promuovere, tutelare e garantire il pieno ed eguale godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte della persona con disabilità e porre le condizioni affinché sia effettivamente rimosso qualsiasi ostacolo che ne limiti o impedisca la piena e libera partecipazione alla vita economica, sociale e culturale della Nazione. La delega prevede l’intervento su più settori, tra i quali: definizione della condizione di disabilità, disciplina dei benefici, promozione della vita indipendente e contrasto dell’esclusione sociale, inserimento nel mondo del lavoro e tutela dei livelli occupazionali ed infine, accessibilità e diritto alla mobilità.
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7. Delega al Governo per la semplificazione e il riassetto in materia di lavoro
Si delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi di semplificazione e riassetto delle norme in materia di lavoro, al fine di creare un sistema organico di disposizioni in materia e di rendere più chiari i principi regolatori delle disposizioni già vigenti e costruire un complesso armonico di previsioni di semplice applicazione, a tutela dei diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Tra le principali previsioni:
si pone l’attenzione sulla materia dell’apprendistato al fine di semplificare gli adempimenti posti in capo al datore di lavoro in ordine agli obblighi di formazione;
si interviene in materia di servizi per l’impiego, compreso il collocamento mirato, e di politiche del lavoro, nonché dei relativi sistemi informativi di supporto, al fine di razionalizzare le funzioni e i compiti in capo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali alle politiche del lavoro;
si razionalizzano e riorganizzano le agenzie, gli enti o gli organismi facenti capo all’amministrazione statale che svolgono compiti in materia di servizi per l’impiego e politiche del lavoro, ivi compresi quelli preposti all’analisi delle politiche pubbliche, anche attraverso il loro accorpamento;
si eliminano i livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti per l’adeguamento alla normativa europea e si prevede l’obbligo per l’amministrazione di rendere facilmente conoscibili e accessibili le informazioni e i dati in materia (oltre alla relativa modulistica), assicurando al contempo l’integrazione e lo scambio di dati tra le amministrazioni dello Stato e altri soggetti pubblici e privati.
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8. Delega al Governo per la semplificazione e la codificazione in materia di istruzione, università, alta formazione artistica musicale e coreutica e di ricerca
Si delega il Governo alla semplificazione e alla codificazione delle disposizioni vigenti in materia di istruzione, università, alta formazione artistica musicale e coreutica e ricerca, con riguardo ad alcuni settori che richiedono interventi di coordinamento e di sistematizzazione. Tra gli altri, gli obiettivi della delega sono:
organizzare le disposizioni per settori omogenei o per specifiche attività o gruppi di attività;
razionalizzare, eventualmente anche attraverso fusioni o soppressioni, enti, agenzie, organismi comunque denominati, ivi compresi quelli preposti alla valutazione di scuola e università, ovvero trasformare gli stessi in ufficio dello Stato o di altra amministrazione pubblica, salvo la necessità di preservarne l’autonomia, ovvero liquidazione di quelli non più funzionali all’assolvimento dei compiti e delle funzioni cui sono preposti, ferma restando la salvaguardia del personale in carico ai suddetti soggetti, qualora incardinato nel rispetto della disciplina normativa sulle assunzioni, ferma restando la neutralità degli effetti sui saldi di finanza pubblica;
ridurre il numero di componenti degli organi collegiali degli enti sottoposti alla vigilanza del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e razionalizzazione e omogeneizzazione dei poteri di vigilanza ministeriale;
fermo restando il principio di autonomia scolastica, revisionare la disciplina degli organi collegiali territoriali della scuola, in modo da definirne competenze e responsabilità, eliminando duplicazioni e sovrapposizione di funzioni, e ridefinendone la relazione rispetto al ruolo, competenze e responsabilità dei dirigenti scolastici, come attualmente disciplinati;
riallocare le funzioni e i compiti amministrativi in tema di cessazioni dal servizio, progressioni e ricostruzioni di carriera, trattamento di fine rapporto del personale della scuola, nonché di ulteriori compiti e funzioni non strettamente connessi alla gestione della singola istituzione scolastica, al fine di incrementare l’efficienza nell’uso delle risorse e l’efficacia dei risultati conseguiti. Dall’attuazione del predetto principio non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
riordinare e promuovere l’attività sportiva studentesca in ogni ciclo di istruzione, tramite la previsione, nel rispetto dell’autonomia scolastica, di centri sportivi studenteschi e di una federazione nazionale dello sport scolastico. Dall’attuazione del predetto principio non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
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9. Delega al Governo per la semplificazione e la razionalizzazione della normativa in materia di ordinamento militare
Si delega il Governo alla razionalizzazione, alla semplificazione e al riassetto delle disposizioni dell’ordinamento militare, con l’obiettivo di migliorare la qualità della regolazione e rendere effettiva la semplificazione organizzativa e procedimentale dell’amministrazione. Tra le principali direttrici di azione, si possono indicare:
la riduzione delle disposizioni legislative previste dal Codice dell’ordinamento militare e successive modificazioni, ri-codificando al livello primario le disposizioni che disciplinano materie coperte da riserva di legge;
la ricognizione delle disposizioni previste dal Codice dell’ordinamento militare aventi natura attuativa e integrativa di norme generali regolatrici delle materie, nonché di quelle che disciplinano materie non coperte da riserva di legge, anche relativa;
una “deregolamentazione” consistente nella revisione complessiva del Testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90.
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10. Delega al Governo per il riordino della materia dello spettacolo e per la modifica del Codice dei beni culturali e paesaggio
Si delega il Governo a:
introdurre, attraverso la redazione di un “Codice dello spettacolo”, una nuova disciplina complessiva dello spettacolo dal vivo nelle sue diverse espressioni, al fine di conferire al settore un assetto più efficace, organico e conforme ai principi di semplificazione delle procedure amministrative e ottimizzazione della spesa e volto a migliorare la qualità artistico-culturale delle attività, incentivandone la produzione, l’innovazione, nonché la fruizione da parte della collettività;
adottare disposizioni di modifica del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), al fine di consentire un riordino sistematico della materia e del necessario adeguamento alle riforme intervenute successivamente all’emanazione del Codice, come il Codice dei contratti pubblici e quello del terzo settore.
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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 21.30.