FREE: ordinanza sindacale “anti-cattiveria”

n. 1/2019 | 8 Gennaio 2019 | © Copyright | - Giurisprudenza, Comune e Provincia | Torna indietro More

COMUNE DI LUZZARA – ordinanza 4 gennaio 2019 n. 1  –  Oggetto: istituzione del divieto a manifestare rabbia, cattiveria, rancore e di ogni atto fisico o verbale teso a recare offesa a singoli o gruppi di persone (ordinanza anti-cattiveria).


Pubblichiamo qui di seguito il testo di una singolare ordinanza sindacale che fornisce un esempio concreto dello scollamento dalla realtà di alcuni Sindaci, i quali, piuttosto che dedicarsi alla amministrazione spicciola, si dedicano ad argomenti di non poco momento (nella specie, addirittura la lotta alla cattiveria), prevedendo  addirittura un articolato apparato sanzionatorio nel caso di inosservanza (apprendiamo tuttavia con dolore che ci si è dimenticati di prevedere, quale sanzione, la visione del film “La corazzata Potëmkin”, tanto cara a Fantozzi). Del resto, cosa aspettarsi da un Paese che, per combattere la corruzione, ha istituito addirittura una Autorità, con un costosissimo apparato burocratico, con relativo contributo obbligatorio?

COMUNE DI LUZZARA (Prov. Reggio Emilia) – ordinanza 4 gennaio 2019 n. 1  –  Oggetto: istituzione del divieto a manifestare rabbia, cattiveria, rancore e di ogni atto fisico o verbale teso a recare offesa a singoli o gruppi di persone (ordinanza anti-cattiveria). V. anche il testo dell’ordinanza in formato .pdf.

Il Sindaco

VISTO l’articolo 50 del Testo Unico degli Enti locali (più avanti semplicemente chiamato TUEL) che all’articolo 1 riconosce la figura del sindaco quale “organo responsabile dell’amministrazione del comune”;

VISTO l’articolo 4 del TUEL che recita “Il sindaco esercita altresì le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge” e il successivo articolo 5 che precisa che “le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Le medesime ordinanze sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale, in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità”;

VISTO l’articolo 54 del TUEL che ancora meglio interviene sule ‘Attribuzioni del sindaco’ e al comma 4 spiega “Il sindaco adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili ed urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. Lo stesso articolo 54 al comma 4-bis aggiunge che “I provvedimenti adottati ai sensi del comma 4 concernenti l’incolumità pubblica sono diretti a tutelare l’integrità fisica della popolazione, quelli concernenti la sicurezza urbana sono diretti a prevenire e contrastare l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità”;

VISTO il diffondersi sempre più preoccupante di manifestazioni di cattiveria, rabbia, rancore, che rischiano di mettere in grave pregiudizio l’incolumità delle singole persone e la tenuta della comunità stessa. E’ ormai cronaca quotidiana, infatti, la violenza praticata verso i soggetti considerati più deboli e fragili, verso chi è portatore di differenze, la violenza di genere;

CONSIDERATO che gli ambiti in cui tali manifestazioni hanno luogo possono essere fisici o immateriali, ma che la loro pericolosità è la medesima. Che la cattiveria, la rabbia ed il rancore possono essere manifestati verbalmente o attraverso l’esercizio di atti tesi ad offendere, aggredire, perseguitare, discriminare le persone. A tal proposito basti considerare larga parte della comunicazione rintracciabile sui cosiddetti ‘social network’ in cui, complice l’assenza del confronto de visu, molte persone si sentono libere di utilizzare espressioni che incitano all’odio, a perseguitare singoli individui agitando vere e proprie campagne di linciaggio mediatico oppure intere categorie sociali praticando una differenziazione per razza, religione, orientamento politico o sessuale, censo e appartenenza;

CONSIDERATO che nel vissuto quotidiano si assiste, purtroppo frequentemente, a scambi verbali tra due o più persone in cui la prevaricazione è la cifra della relazione del momento;

CONSTATATO che questa deriva nella costruzione della cultura immanente che si genera nel rapporto tra le persone trova rafforzamento in espressioni ed atti agiti dai cosiddetti gruppi dirigenti, da quelle figure cioè che per ruolo avrebbero la responsabilità di dare un indirizzo positivo alla vita delle comunità facendo valere i principi che stanno alla base della Carta Costituzionale. Ed in particolare gli articoli:

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

RICHIAMATA la Dichiarazione universale dei diritti umani che all’articolo 1 recita “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”;

PRECISATO che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea proclama all’articolo 1 “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”; all’articolo 2 “Ogni individuo ha diritto alla vita”; e all’articolo 3 “Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica”;

CONSIDERATO

che la storia di questa collettività è fatta di lotte per la Libertà, l’affermazione dei diritti in capo a ciascun individuo, la pratica dei principi di solidarietà che nel tempo hanno permesso di costruire benessere e servizi adeguati alla cura delle persone, allo sviluppo delle individualità, alla crescita dell’intera comunità e delle relazioni che l’hanno resa forte e coesa;

che è riconoscibile nel tessuto sociale luzzarese una importante presenza di esperienze associative, di impegno civico, la collaborazione tra le Istituzioni – siano essere il Comune, l’istituto comprensivo o quelle religiose – e la cittadinanza, in particolare con il cosiddetto terzo settore. Una collaborazione che ha consentito e consente tutt’ora di intervenire sulle fragilità, di ridurre le disuguaglianze, di offrire servizi di qualità in maniera universalistica e comunque favorendo per quanto possibilità l’accessibilità agli stessi;

VISTA L’URGENTE NECESSITA’ di prevenire ed eliminare i gravi pericoli derivanti da quanto argomentato in premessa che minacciano l’incolumità pubblica e l’integrità fisica dei cittadini;

RITENUTO QUINDI DOVEROSO

custodire e soprattutto garantire l’incolumità pubblica e l’integrità fisica dei cittadini che potrebbero essere messe in pregiudizio da comportamenti derivanti da esplicite manifestazioni di cattiveria, rabbia, rancore, che prima verbali possono poi degenerare in atti fisici;

preservare la comunità luzzarese dalla deriva e dai pericoli citati nelle premesse;

mantenere intatto il patrimonio valoriale della comunità;

IL SINDACO VIETA

Ogni esibizione di cattiveria, rancore o rabbia, sia essa perpetrata verbalmente – nei luoghi pubblici o nelle cosiddette ‘piazze virtuali’ dei social -, ogni atto fisico teso a recare offesa a singoli o gruppi di persone, ogni forma di violenza;

INVITA

Ogni cittadino di Luzzara o ogni persona che dovesse transitare sul territorio comunale a segnalare la violazione di tale divieto opportunamente segnalandolo alla scrivente autorità attraverso la casella di posta elettronica stopcattiveria@comune.luzzara.re.it fornendo le prove per quanto possibile della violazione (screenshot di pagine web, foto di messaggi pubblici, registrazioni audio o video, la testimonianza da parte di più soggetti che accreditino la violazione);

STABILISCE LE SEGUENTI SANZIONI, COMMINATE IN BASE ALLA GRAVITA’:

lettura della Costituzione della Repubblica Italiana;

lettura di alcuni dei seguenti libri: ‘Il dizionario della lingua italiana’; ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi; ‘Il razzismo spiegato a mia figlia’ di Tahar Ben Jalloun; ‘Il buio oltre la siepe’ di Harper Lee; ‘Le memorie di Adriano’ di Marguerite Yourcenar; ‘Le città invisibili’ di Italo Calvino; ‘La solitudine dei numeri primi’ di Paolo Giordano’; ‘Il cane di terracotta’ di Andrea Camilleri; ‘Il presente non basta’ di Ivano Dionigi; ‘La linea d’ombra’ di Joseph Conrad;

visione dei film: ‘La vita è bella’; ‘Inside Out’; ‘Philadelphia’; ‘Il dubbio’; ‘Quarto potere’; ‘Il caso Spotlight’; ‘Salvate il soldato Ryan’;

visitare alcuni dei seguenti luoghi: ossario di Solferino; campo di Fossoli; Grotta del vento; Complesso di Santo Stefano; Museo Cervi;

ammirare almeno due di queste opere: Gruppo del Laocoonte presso i Musei Vaticani; Estasi di Santa Teresa presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma; Discobolo al Museo nazionale romano di Palazzo Massimo a Roma; Pietà Rondanini al Castello Sforzesco di Milano; Conversione di San Paolo nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma; Ciclo di affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova;

assistere alla rappresentazione di alcune di queste opere: ‘Edipo Re’; ‘Medea’; ‘Sogno di una notte di mezza estate’; ‘Sei personaggi in cerca di autore’;

svolgimento di almeno 10 ore di volontariato presso una delle associazioni iscritte all’Albo comunale del volontariato e operati sul territorio comunale

DISPONE

Che i divieti di cui alla presente ordinanza siano resi noti tramite la pubblicazione del presente atto all’albo pretorio del Comune di Luzzara.

Luzzara, lì 04/01/2019

Il Sindaco

Andrea Costa