L’emblema del fallimento della giustizia in Italia: la c.d. “legge Pinto”, la “Pinto sulla Pinto” e la nomina quale commissario ad acta del Ragioniere Generale dello Stato

T.R.G.A., SEZ. TRENTO – sentenza 9 luglio 2014* (nel ripercorrere la disciplina prevista dalla c.d. legge Pinto e s.m.i., sull’irragionevole durata dei processi, afferma che la legge Pinto è applicabile anche alle stesse sentenze che danno ad essa applicazione – cd. “Pinto sulla Pinto” e che, per reagire alle ripetute inottemperanze, è possibile nominare quale commissario ad acta direttamente il Ragioniere Generale dello Stato; aggiunge che, se non si porrà mano presto al problema, esso è destinato ad aggravarsi per il recentissimo orientamento dell’Ad.Plen. – sent. 23 giugno 2014* – secondo il quale le indennità di mora sono liquidabili dal giudice anche in sede di ottemperanza a sentenze comportanti condanna al pagamento di somme di denaro), con 15 documenti correlati.


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