In ricordo di Lorenzo Acquarone
GIOVANNI VIRGA, In ricordo di Lorenzo Acquarone.
Sia pur con colpevole ritardo, intendo ricordare con affetto il Prof. Lorenzo Acquarone, scomparso da qualche settimana a causa della epidemia di Covid-19.
Ed intendo ricordarlo non solo e non tanto perché mi fu particolarmente vicino nel difficile momento successivo alla cessazione delle regolari pubblicazioni di Giust.it, sottoscrivendo circa 40 abbonamenti a LexItalia.it e non aderendo per solidarietà al comitato fantascientifico della rivista da me fondata ma di cui si erano impossessati altri (nonostante la comproprietà al 50%), per acquisire facilmente i suoi 2700 abbonati (tre anni più tardi otterranno per questa operazione addirittura un premio conferito in pompa magna nel palazzo della Cassazione), ma soprattutto in nome della profonda amicizia che lo legava a mio padre Pietro.
Ricordo le Sue ineguagliabili capacità oratorie (ogni volta che discuteva una causa, si faceva improvvisamente silenzio), ma anche la simpatia che ispirava immediatamente. Era rimasto anche in tarda età in Lui lo spirito provocatorio del giovane Lorenzo, non disgiunto da un sottile umorismo.
Ricordo in particolare un episodio che chiarisce quanto appena detto. Si tratta di una cena dopo un convegno ed al tavolo vi erano dei politici di area socialista.
Non intimidito dalla loro presenza ed anzi per provocarli, il Prof. Acquarone prese la parola per lanciare un improvvisato sondaggio.
Così chiese agli astanti: sapete dirmi chi è il socialista più bello? Ed i presenti risposero quasi unanimamente: Claudio Martelli.
Chiese nuovamente: sapete allora dirmi il nome dell’uomo politico del PSI più intelligente ed abile? La risposta fu un coro unanime: Bettino Craxi (si era allora in piena prima repubblica).
A questo punto pose una terza ed ultima domanda: sapete dirmi qual è il socialista più onesto?
I presenti di fronte a questa domanda ammutolirono imbarazzati. Dopo qualche attimo di silenzio rispose per tutti Acquarone. Disse: il socialista più onesto? …. Manca (alludendo ad Enrico Manca, uomo allora di spicco del PSI e presidente della Rai dal 1986 al 1992).
Inutile dire che dopo questa battuta a doppio senso scoppiò un putiferio ed alcuni dei socialisti presenti minacciarono di lasciare il tavolo. Ma il noto carattere gioviale e, al contempo, provocatorio di colui che aveva dato la risposta al terzo quesito fece comporre velocemente l’incidente.
Questo era Lorenzo Acquarone: non solo un insigne giurista ed un incantevole affabulatore, ma anche un simpatico provocatore che non aveva paura di nulla, neppure degli allora potenti socialisti.
Giovanni Virga, 1° maggio 2020.