Pensione e quiescenza
La retroattività delle norme di legge ed i suoi limiti
CORTE COSTITUZIONALE – sentenza 2 aprile 2014* (sui limiti che il legislatore incontra nell’emanare norme interpretative ed aventi efficacia retroattiva, con particolare riguardo al limite del principio dell’affidamento dei consociati nella certezza dell’ordinamento giuridico; dichiara illegittima una norma retroattiva riguardante i giudizi pensionistici).
Limiti ai trattamenti retributivi e pensionistici
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA – circolare 18 marzo 2014 n. 3* (.pdf) – Oggetto: Nuove disposizioni in materia di limiti alle retribuzioni e ai trattamenti pensionistici – Articolo 1, commi 471 ss., della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014).
Limiti massimi per la permanenza in servizio dei dipendenti pubblici
DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA – parere 31 gennaio 2014* (anche in formato .pdf*) – Oggetto: art. 24, d.l. n. 201 del 2011, convertito in l. n. 214 del 2011. Limiti massimi per la permanenza in servizio; con 2 documenti correlati.
Blocco della rivalutazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013
TRIBUNALE DI PALERMO, SEZ. LAVORO – ordinanza 6 novembre 2013* (solleva q.l.c. dell’art. 24, del comma 25, del d.l. n. 201/2011, il quale prevede il blocco della rivalutazione automatica per i trattamenti pensionistici di importo complessivo superiore a tre volte il trattamento minimo INPS relativamente agli anni 2012 e 2013).
Non toccate le pensioni d’oro
CORTE COSTITUZIONALE – sentenza 5 giugno 2013* (dichiara illegittimo l’art. 18, comma 22-bis, del D.L. n. 98 del 2011 e s.m.i., il quale costituisce un “intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini”, prevedendo per i trattamenti pensionistici i cui importi superino complessivamente i 90.000 euro lordi un contributo di perequazione – a decorrere dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014, del 5%; la q.l.c. era stata sollevata con due ordinanze della Corte dei Conti, la cui “mission” istituzionale è, appunto, quella di vigilare sull’esattezza dei conti); per un primo commento v. GIOVANNI VIRGA, Due sentenze “full credit” (nel weblog).
Conseguimento dell’anzianità minima per il collocamento a riposo dei medici dirigenti delle ASL
CORTE COSTITUZIONALE – sentenza 6 marzo 2013* (dichiara illegittime le norme sul collocamento a riposo dei medici dirigenti delle ASL nella parte in cui non consentono a detto personale che al raggiungimento del limite massimo di età per il collocamento a riposo non abbia compiuto il numero degli anni richiesti per ottenere il minimo della pensione, di rimanere, su richiesta, in servizio fino al conseguimento di tale anzianità minima e, comunque, non oltre il settantesimo anno di età).
Copertura finanziaria delle leggi e pensioni integrative per i dipendenti regionali
CORTE COSTITUZIONALE – sentenza 15 febbraio 2013* (nel ribadire l’obbligo per le leggi – anche regionali – che istituiscono nuove spese di prevedere apposita analitica copertura finanziaria, dichiara illegittime alcune norme della Regione Sardegna che prevedono l’erogazione di un contributo specifico della Regione stessa per l’equilibrio finanziario del Fondo per l’integrazione del trattamento di quiescenza dei dipendenti e non prevedono che la facoltà di chiedere la liquidazione in forma di capitale sia limitata alla misura del 50% del montante finale accumulato).
Mantenimento in servizio per un ulteriore biennio al raggiungimento dei limiti di età
CGA, SEZ. GIURISDIZIONALE – sentenza 25 ottobre 2012* (sulla necessità o meno, a seguito del d.l. n. 112 del 2008, di apposita motivazione per rigettare una domanda di mantenimento in servizio per un ulteriore biennio al raggiungimento dei limiti di età avanzata da un dipendente pubblico; fattispecie relativa a professore universitario), con 7 documenti correlati.
Pensione di reversibilità
CORTE COSTITUZIONALE – sentenza 5 gennaio 2011* (sulla q.l.c. dell’art. 1, commi 774, 775 e 776, della legge finanziaria 2007, in materia di pensione di reversibilità corrisposta dall’INPDAP a favore di coniuge superstite di titolare di pensione diretta).
Pensione di reversibilità
CASSAZIONE, SEZ. LAVORO – sentenza 12 ottobre 2010* (sui presupposti necessari per il riconoscimento al coniuge divorziato della pensione di riversibilità).