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Legislazione

 

Consiglio dei Ministri n.14 del 21 settembre 2001

La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:

il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 9,55 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.

Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.

Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:

(omissis)

su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro per la Funzione Pubblica, Frattini:

- un disegno di legge recante norme in materia di riordino della dirigenza statale e disposizioni dirette a favorire lo scambio di esperienze amministrative e l’interazione tra pubblico e privato.

Il provvedimento in particolare è volto (fermo restando il ruolo decisivo della contrattazione collettiva) a conferire maggiori elementi di flessibilità agli incarichi dirigenziali ed a favorire la mobilità dei dirigenti tra settore pubblico e privato, al fine di realizzare il proficuo e reciproco scambio di esperienze ed il conseguente arricchimento professionale.

L’incarico dirigenziale viene quindi conferito per un periodo non superiore a tre anni per gli incarichi di funzione dirigenziale di livello generale e non superiore a cinque anni per gli altri.

Viene semplificato il procedimento di valutazione dei risultati raggiunti dal dirigente in relazione agli obiettivi fissati nell’incarico e nella direttiva generale, anche pluriennale, del Ministro. L’eventuale valutazione negativa sarà esclusivamente fondata sul rapporto obiettivi – risultato.

Viene inoltre aumentato, da un terzo al cinquanta per cento, la percentuale degli incarichi dirigenziali di prima fascia riservati ai dirigenti di seconda fascia. Il contratto collettivo, provvederà altresì a disciplinare una apposita area della vicedirigenza e la figura autonoma del quadro.

Infine, è prevista la possibilità che le nomine governative degli organi di vertice degli enti pubblici, delle società controllate o partecipate dallo Stato o delle agenzie possano essere revocate, se effettuate nei sei mesi antecedenti alla scadenza naturale della legislatura o nel mese antecedente allo scioglimento anticipato delle Camere.

Per visionare il testo dell'intero comunicato, clicca qui


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