In ricordo di Carlo De Bellis (12 aprile 2002)
Ieri è immaturamente scomparso il Prof. Carlo De Bellis, Straordinario di diritto amministrativo nell’Università di Bari.
Ho avuto modo di conoscere ed apprezzare Carlo durante i tre anni in cui ho insegnato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari.
Fin dall'inizio mi accolse con un affetto ed una cordialità che non dimenticherò mai.
Era un lavoratore instancabile ed un giurista appassionato, dotato di una naturale signorilità nei rapporti umani, una qualità questa che purtroppo sta diventando merce rara.
La sua scomparsa, avvenuta in modo del tutto inaspettato, lascia in me quella sensazione di vuoto e di dolore che si prova solo quando si perde un grande amico.
Giovanni Virga
Palermo, 12 aprile 2002.
Dopo la pubblicazione del mio breve articolo in ricordo di Carlo De Bellis, ho ricevuto le sotto riportate e-mail di Leonardo Spagnoletti, Consigliere del T.A.R. Puglia e di Vittorio Raeli, Consigliere della Corte dei Conti, che mi è sembrato doveroso pubblicare, dopo aver chiesto il consenso ai rispettivi autori, per ricordare meglio Carlo.
Messaggio di L. Spagnoletti
ho letto con un moto di commozione il ricordo che ha voluto dedicare a Carlo De Bellis; come può immaginare, lo conoscevo dai tempi lontani in cui io ero studente universitario e lui giovane incaricato di diritto tributario.
Carlo De Bellis era senz'altro un docente impegnato e un avvocato appassionato, che non tralasciava mai di discutere personalmente sospensive e meriti, anche quando tanto si era scritto sull'argomento, convinto che un ultimo chiarimento, un'ultima precisazione potessero essere utili se non decisive.
E ciò faceva anche per rispetto dei suoi clienti, cui, come ha ricordato un suo allievo nella commemorazione che ha preceduto l'udienza di prima sezione del 17 aprile 2002, dedicava ore e ore, anche quando quelli erano pedanti o petulanti.
La notizia della sua scomparsa mi ha raggiunto mentre ero in viaggio per Roma, per tenere una relazione ad un corso di aggiornamento per colleghi magistrati sul tema della esecuzione delle sentenze di primo grado non sospese; e ciò mi ha fatto pensare a quanto Carlo De Bellis fosse tenace propugnatore della effettività della giustizia amministrativa, nella sua azione professionale, anzitutto.
Una mia lontana sentenza del 1993 sull'esecuzione di una sentenza non ancora passata in giudicato (la prima) fu occasionata proprio da un ricorso di Carlo De Bellis.
Mancherà a tutti, anche ai magistrati di questo Tribunale (e del Consiglio di Stato) che avevano imparato ad apprezzarne il rispetto per il G.A. e la tenacia appassionata nella difesa.
Vorrei pensare che sia vero che coloro che muoiono giovani (e a cinquantotto anni ormai si è ancora davvero giovani) siano "cari agli dei", cioè ed ora a Nostro Signore.
Un saluto affettuoso.
Leonardo Spagnoletti
Messaggio di V. Raeli